venerdì 27 dicembre 2019

Introducing My No Buy Year


Adoro il makeup e adoro comprare nuovi trucchi. La parte però che più mi piace di questo mondo è l’atto del truccarsi.
Che sia un arco temporale di 10 minuti la mattina oppure la mezzora abbondante del weekend, truccarmi mi rilassa. E’ un gesto intimo e un momento di self-care al quale non riuscirei mai a rinunciare.
Complici numerosi blog che seguo e la piattaforma Youtube, ho acquistato diversi prodotti che, nel tempo, si sono moltiplicati ed accumulati.
Alla fine del 2018 ho contato tutti i prodotti makeup in mio possesso e mi sono vergognata. La quantità che popola i miei cassetti è ingiustificabile: il makeup non è per me un lavoro ma una passione.
Inoltre non avete idea di quanti prodotti siano ancora chiusi nelle loro confezioni originarie e non siano mai stati aperti. Da pelle d'oca. 
Avendo davanti tutto lo scibile possibile, ho deciso che il 2019 sarebbe stato per un anno di low buy. 
Così facendo sono riuscita a limitare gli acquisti ma comunque sentivo che non era sufficiente. Sono stata costretta a gettare nel cestino dei prodotti che si erano seccati od erano scaduti causa inutilizzo. E credetemi che erano ben lontani dall’essere terminati.
Mi sono resa maggiormente conto che i prodotti che utilizzo davvero non sono tantissimi. Nel tempo dunque ho acquistato tantissime cose magari perché erano in sconto, perché in quell’occasione forse mi potrà servire, perché sarebbe bello parlarne sul blog, perché erano una novità e quindi dovevo assolutamente averle.
E su quest’ultimo punto ho iniziato a riflettere. La novità, il nuovo. Quanto veniamo bombardati ogni giorno da queste parole? Internet e i social con i loro influencer (o presunti tali) sono complici in questo: è tutto nuovo ed è tutto bello. E ovviamente, ti serve.
Viviamo in una società che sta facendo del consumismo uno dei suoi pilastri fondamentali con tutti gli effetti negativi, a volte catastrofici, che questo si porta dietro.
Non ho bisogno di tutte le novità che escono sul mercato. Non bisogno di accumulare prodotti su prodotti.
Mi sono ritrovata ad avere dupe su dupe di uno stesso prodotto. Avrò cinque ombretti dello stesso identico colore. Non ho bisogno di cinque marroni caldi da usare nella piega. Uno è più che sufficiente.
Non soffro e non ho sofferto di shopping compulsivo però in trucchi ci ho speso un sacco di soldi negli ultimi anni. E ho una collezione che per le mie esigenze è esagerata. Ho molto più del necessario e al momento non mi serve aggiungere altre cose.
Fonte
Quindi è arrivato il momento di mettere nero su bianco che il 2020 sarà per me un no buy year. Si, nell’anno dei miei 30.
Questo include non acquisti in ambito makeup, beauty, profumi, vestiti, borse, scarpe e accessori. Anche in questi ultimi ambiti mi devo dare una ridimensionata. Ho tutto quello che mi serve ed anche in abbondanza. Non devo aggiungere nulla.
Mi prendo una pausa da tutto.
Mi concederò l’acquisto solo in caso di reale necessità. Vi faccio alcuni esempi. In ambito makeup so per certo che arrivò a terminare tutti i mascara e i correttori in mio possesso. Solo quando avrò terminato tutte le scorte potrò procedere alla sostituzione.
Per i prodotti viso/corpo/capelli procederò in maniera diversa. Premesso che per alcune categorie sarò a posto per più di un anno (ciao creme mani e corpo), nel momento in cui terminerò una full size, prima di acquistare una nuova confezione dovrò prima smaltire i campioncini accumulati nel tempo. Quindi cari shampoo Lavera prima di acquistare voi dovrò passare sul cadavere di una miriade di campioncini.
In tutto ciò il blog non morirà, cambierà leggermente il contenuto degli articoli.
Vi troverete molto più spesso la serie shop my stash e recensioni di prodotti non più nuovissimi ma che ritengo doveroso pubblicizzare. Ci prenderemo 12 mesi di pausa dagli haul ma anche il 2019 è stato molto carente sotto questo aspetto.
Riassumendo brevemente i motivi principali che mi hanno spinto in questo progetto sono: cambio di mentalità, lotta agli sprechi, apprezzamento ed utilizzo di quanto già in mio possesso.
Un effetto collaterale, ed è un benefit, è il risparmio economico. Ma preciso che non intraprendo un no buy year per ragioni economico/finanziare. Mi conderò qualche gita fuori porta in più dai😉

Cosa ne dite di questo progetto? Vi siete mai cimentati in un no buy? Come è andata e che cosa avete imparato?
Fatemi sapere tutto nei commenti.

sabato 14 dicembre 2019

Schmidt's Deodorant Bergamot + Lime | Review

Un argomento delicato ma di fondamentale importanza per tutti noi è quello del deodorante.
Si perché trovare quello giusto non è affatto facile. Meglio in stick, no in crema, fermi tutti è meglio spray. E poi questo mi macchia i vestiti, quello non è abbastanza efficace, quello mi crea prurito. Però lo voglio anche senza alcool e senza sali di alluminio. Capite bene che non è facile.
Sarò onesta. Anche io ho tante esigenze e pretese quando si parla di deodorante e ci ho messo un pochino per trovarne uno con tutte le caratteristiche che cercavo.
Ora la madre di tutte le domanda è: ma tu, che cosa cerchi in un deodorante?
In primis, chiaramente e banalmente, voglio che sia efficace. Definirei la mia sudorazione normale. Come è naturale che sia, sudo quando c’è caldo o faccio attività sportiva ma mai in maniera eccessiva.
Vorrei che un deodorante riuscisse a proteggermi in queste situazioni senza incorrere in cattivi odori. Poi non voglio residui sui vestiti. Voglio che sia delicato sulla pelle senza causarmi pruriti o irritazioni. Sto anche attenta agli ingredienti quindi vorrei fosse naturale e ovviamente cruelty free. Pignola no?
Dopo tanto cercare e dopo tante cantonate (non è per nulla facile trovare un deodorante bio che funzioni sul serio) ho raggiunto la pace dei sensi con il deodorante Schmidt’s Bergamot + Lime.

Parto subito dalla profumazione: lime e bergamotto, due tra le fragranze che più preferisco. Manco a dirlo il profumo è divino: fresco, frizzante, delizioso, adatto a tutti e sulla mia pelle dura circa due ore.
Schmidt’s propone diverse linee prodotto. Questa fa parte della signature stick e infatti il prodotto si presenta nel classico packaging in stick. Vi basta togliere il tappo protettivo e far girare la rotellina posta alla base della confezione.
I colori dominati sono il bianco e il verde lime, totalmente in linea con la fragranza. E i colori si adattano a seconda delle profumazioni.
Per info, in gamma ci sono anche la linea sensitive stick pensata per le pelli sensibili  e l’originale formula in jar, nella quale il prodotto è contenuto in un barattolino di vetro e si applica con una spatola.
La consistenza dello stick, rispetto ai classici deodoranti, è più dura e compatta, quasi granulosa. Quando lo stendete non scorre fluidamente come gli altri colleghi.
Ne basta davvero una quantità minima ma state sicuri che quel poco non si trasferirà mai sui vestiti e vi terrà protetti per tutto il giorno.

Nella torrida estate emiliana, nel deserto giordano e nelle scalate dolomitiche non ha mai dato segnali di cedimento. Lo utilizzo tranquillamente anche in palestra e non ho mai riscontrato problemi.
Tutti i deodoranti Schmidt’s sono formulati usando ingredienti derivanti da piante e minerali. Al loro interno sono banditi l’alluminio e i parabeni e sono tutti vegan e cruelty free.
Contengono però bicarbonato di sodio e da più parti ho letto che quest’ultimo può creare fastidi nelle zona. Personalmente non ho mai avuto problemi di prurito, secchezza o irritazioni ma si sa che non siamo tutti uguali e in tanti non riescono ad usare la linea Schmidt’s.

I formati proposti dal marchio sono molteplici. Nella versione in stick troviamo la travel size da 19.8g e il formato classico da 92g. i prezzi variano da 5 a 12 euro a seconda del formato e a seconda dei negozi. La scadenza è di 12 mesi dall’apertura.
Sicuramente il brand lo trovate sugli e-shop di Ecco Verde e di Menta e Rosmarino.

Sono rimasta piacevolmente stupida da questo deodorante. Finalmente un prodotto naturale in questa categoria che funziona alla perfezione!
Sicuramente proverò altre fragranze e non posso far altro che consigliarvi una prova.
Che rapporto avete con i deodoranti naturali? Avete mai provato la linea Schmidt’s? Fatemi sapere tutto nei commenti.

lunedì 18 novembre 2019

Haircare Routine

In tanti anni non abbiamo mai parlato di cura dei capelli, cosa ne dite di iniziare adesso?
Premessa doverosa sull’identikit della mia chioma. Ho tantissimi capelli,  spessi, naturalmente molto mossi e attualmente come lunghezza arrivano sotto le spalle.
Non li ho mai trattati in vita mia per cui sono del mio colore naturale ovvero castano scuro. Con il sole però spuntano tanti riflessi ramati e biondi.
Vivo in una zona dove il tasso di umidità è altissimo e i capelli ne risentono parecchio: si gonfiano e tendono a diventare crespi.
Nonostante il mosso naturale, da sempre utilizzo prodotti per lo styling dei ricci, non per farmeli diventare ricci ma per domare quanto madre natura mi ha già donato.
Da circa sette anni a questa parte mi affido a prodotti bio e con questa routine verde la chioma rimane pulita più a lungo e le doppie punte sono quasi del tutto scomparse.
Lavo i capelli due volte a settimana ma potrei tranquillamente cavarmela con un solo lavaggio.
Da quando sono passata ai prodotti naturali, alterno sempre due shampoo. Mi piace spesso variare ma con il tempo ho collezionato diversi preferiti.
Su tutti lo shampoo Girasole e Arancio Dolce de La Saponaria e lo shampoo all’olio di argan di Alverde. Anche con gli shampoo Lavera mi sono sempre trovata benissimo e ciclicamente ne provo uno diverso. Come balsamo invece, i migliori mai provati finora sono quello agli estratti di betulla bio di Sante (di cui parleremo più avanti) e la maschera Omia all’aloe vera.
Lo styling capelli è stato un po’ un hit or miss con i prodotti completamente bio. Ho adorato la mousse di Gyada e quella Alkemilla che sto utilizzando in questo momento non è male. Mi ero trovata benissimo con un campioncino di crema modella ricci Gyada e malissimo con la lozione Biofficina Toscana.
Vediamo ora nel concreto quali sono i prodotti che mi stanno facendo compagnia in questo periodo. Alcuni sono delle novità assolute, altri dei vecchi amori. Tutti i prodotti citati sono vegan e cruelty free.


Due shampoo come dicevamo. La new entry è lo shampoo Balea all’acqua di cocco (chiaramente ispirato a Garnier) pensato appositamente per capelli secchi. La profumazione di cocco, seppur un po’ posticcia, c’è tutta e la sento anche a distanza di ore nonostante ci applichi sopra balsamo e mousse.
Ci ho messo un pochino ad abituarmi a questo shampoo perchè inizialmente non riuscivo mai a centrare il dosaggio giusto. Se esagero con la quantità i capelli si appesantiscono e non sono lucidi come vorrei, nonostante lo diluisca sempre con un po’ d’acqua. Ho imparato con il tempo ad azzeccare la quantità e i capelli risultano puliti a lungo. La consistenza è quella degli shampoo classici, non troppo liquida e nemmeno troppo densa e non fa troppa schiuma.
Ultima annotazione. Temo a causa della profumazione più forte rispetto ad altri, sento un leggere prurito alla cute se lo utilizzo per più di due volte consecutive. Ma come detto sopra, non è un problema alternare i prodotti. Di positivo ha sicuramente il prezzo, meno di due euro.
Una piacevole riconferma è invece lo shampoo idratante Sante Naturkosmetik al mango e aloe vera. La profumazione è deliziosa, si percepisce il mango ma delicatamente. La consistenza in questo caso assomiglia quasi ad un gel e mi trovo sempre a doverlo diluire con l’acqua.
Massaggiandolo si crea la giusta quantità di schiuma e sento subito la cute pulita. Ottengo un bellissimo effetto luminoso, i capelli rimangono leggeri, morbidi e puliti a lungo. All’interno sono contenuti tensioattivi di origine vegetale, motivo per cui risulta estremamente delicato sulla cute. Il prezzo in questo caso si aggira intorno ai cinque euro.
Il balsamo è un passaggio fondamentale per me. Avendo tanti capelli e per di più mossi ho necessità di un prodotto che sia condizionante e districante.
Con il tempo, ho fatto fuori tre confezioni del balsamo lucentezza Sante Naturkosmetik agli estratti di betulla bio. Acquistato per puro caso si è rivelato un fantastico alleato. Il prodotto è della giusta densità, si sente che è ricco e corposo ma non esageratamente. Lasciandolo agire circa un minuto, sento i capelli super nutriti già in fase di risciacquo.
Non è pesante e dona il livello di morbidezza che mi aspetto da un balsamo. Il successivo passaggio con la spazzola è facile e indolore.
La profumazione è molto neutra e anche in questo caso il prezzo si aggira intorno ai cinque euro.
I prodotti per lo styling si sono rivelati i più difficili da sostituire. Trovare una spuma con ottimo inci e che sia al contempo efficace ha richiesto del tempo.
La spuma Lavera non è malaccio ma alla lunga mi ha seccato i capelli e il potere fissante non era dei migliori. La lozione Biofficina è stata per me un flop clamoroso. Mi appiattiva il riccio invece che definirmelo e soprattutto mi rendeva i capelli crespi da morire.
Odio buttare via i prodotti quindi sto tentando di terminarla utilizzandone un pochino sulle punte a capello umido ma ahimè è un no gigante.
Ho adorato invece la styling mousse di Gyada che, ad oggi, rimane il prodotto migliore mai provato in questa categoria.
La styling mousse K-Hair di Alkemilla è un buon prodotto, non fraintendetemi, ma per un motivo in particolare gli preferisco la controparte Gyada.
Innanzitutto la spuma di Alkemilla ha un profumo dolce delizioso. La sua consistenza è strana, è si una spuma ma non è particolarmente densa o compatta, tende piuttosto a smontarsi (si, tipo gli albumi quando non sono montati a neve perfettamente) e ad essere liquida.
Solitamente con le spume sono abituata a fare due/tre pushate abbondanti per poi procedere a passare il prodotto tra i capelli. In occasione del primo utilizzo, ho proceduto come mio solito ma il prodotto mi si è letteralmente incollato ai capelli e ho dovuto procedere ad un risciacquo.
Una pushata è più che sufficiente, nonostante la marea di capelli che mi ritrovo in testa, posso ora procedere con il diffusore.
Il potere fissante della styling mousse di Alkemilla è buono. I ricci rimangono definiti impeccabilmente un giorno e mezzo (arrivavo a tre giorni quando avevo i capelli corti). I capelli però sono elastici e voluminosi.
Ho notato però che con questa mousse i capelli tendono ad essere un filo più secchi nella mia zona critica, cosa che con Gyada non accadeva.
Complessivamente Alkemilla ha creato un valido prodotto. Il costo si aggira intorno ai dieci euro.
La Tangle Teezer ha rappresentato una vera e propria svolta nella mia haircare routine. Può una spazzola fare così tanta differenza? Si.
Prima di lei impiegavo una vita a pettinare i capelli appena uscita dalla doccia indipendentemente dal potere districante del balsamo.
Utilizzando la Tangle (sempre e solo sui capelli bagnati) riesco a sciogliere in un attimo i nodi senza patire dolore e i capelli non mi si spezzano mai. Ho letteralmente dimezzato i tempi.
La mia ha già qualche anno ma non ha dato alcun segnale di cedimento. Un costo di dieci euro che vale la pena sostenere.

Battete un colpo se siete arrivati alla fine. Come vedete, non una routine complicata. Pochi prodotti e pochi passaggi ma consolidati.
Voi come vi prendete cura dei vostri capelli? Quali sono i vostri must have? Fatemi sapere tutto nei commenti.

domenica 27 ottobre 2019

Fall Weekend Habits

Onestamente. Esiste qualcosa di più rilassante dei pomeriggi autunnali?
Forse, ma in questo momento non mi viene in mente nulla. Ogni suggerimento è ben accetto comunque.
Parliamo oggi di sana pigrizia e vi mostro come mi rilasso durante i weekend di questa meravigliosa stagione.


Adoro leggere, una passione che coltivo fin dall’infanzia. Per questioni di tempo, o meglio mancanza di esso, non leggo tanto quanto vorrei e riesco a perdermi tra le pagine (non sono ancora passata al lato oscuro degli ebook) solamente durante il fine settimana.
Due libri che ho apprezzato tantissimo di recente: Eleanor Oliphant Is Completely Fine della scozzese Gail Honeyman e The Girl In The Tower della scrittrice statunitense Katherine Arden.
Il primo parla di Eleanor, una ragazza che definire abitudinaria sarebbe riduttivo. Eleanor dice quello che pensa, evita le interazioni sociali e va tutto bene così.  Lavora da sempre come impiegata amministrativa e il weekend non si fa mai mancare pizza, vodka e telefonate con la madre. Le cose cambiano quando viene a contatto con Raymond, un collega che lavora nel reparto IT.
The Girl In The Tower è invece il secondo volume della cosiddetta Winternight Trilogy, successivo al primo The Bear And The Nightingale.
Essendo un sequel, non voglio soffermarmi molto sulla trama, credo non abbia molto senso. La Arden ha ambientato i suoi romanzi nella Russia medioevale, dove il folklore e le leggende popolari fanno da padrone nel freddo dell’inverno.
L’atmosfera è perfetta per questa stagione e ho trovato davvero affascinante il mondo magico russo.
Se siete amanti della lettura, vi consiglio l’app Goodreads. Mi è utilissima soprattutto per tenere traccia dei libri che vorrò leggere in futuro, dateci un’occhiata.
Unitamente alla lettura, le serie tv sono una mia grande passione. Sempre per mancanza di tempo, sono indietrissimo con tantissimi titoli.
Ho iniziato a guardare Euphoria, sono a metà della prima stagione. 
Wow. La serie racconta il quadro sconcertante di una gioventù che si sta perdendo tra droga, alcool, sesso, realtà virtuali. 
Non c'è troppa censura e alcune scene sono psicologicamente violente e molto intense. Ma tutto è raccontato con classe e poesia. Sto adorando la fotografia e il crudo cinismo soprattutto di Rue, il personaggio che interpreta Zendaya.
Voi avete già visto Euphoria?
Le due attività di cui sopra sono ancora migliori se si accende una candela, non trovate?
Premetto che non sono un'esperta di Yankee Candle e credo che Star Anise & Orange sia andata fuori produzione perchè sul sito non la trovo. E' però disponibile su Amazon. 
Spezie e agrumi è una combo che apprezzo sempre e qui sento di più la nota dell'anice stellato.
Che pomeriggio sarebbe senza una tazza di the fumante? Adoro questa bevanda, potrei parlarne per ore e ore. Quindi siete tutti invitati a lasciarmi suggerimenti sui vostri the preferiti nei commenti fin da ora.
Snore & Peace di Clipper è la mia ultima scoperta. In realtà questo è un infuso, non un the, ma è ugualmente delizioso.
Al suo interno troviamo camomilla, lavanda e limone. Ora voi capite benissimo che suddetta bevanda è perfetta se accompagnata ad un libro e al divano.
I suoi aromi sono avvolgenti, ti coccolano e ti rilassano. La meraviglia.

Ci andiamo a rilassare insieme adesso, cosa ne dite? Voi come vi rilassate in autunno? Avete una routine particolare? Fatemi sapere tutto nei commenti e lasciatemi i vostri suggerimenti per il the ed eventualmente il vostro contatto su Goodreads.

martedì 15 ottobre 2019

Alkemilla Choco Scrub | Review

Della passione che nutro verso lo scrub viso abbiamo parlato in questo post. Ma come tutti ben sappiamo questa tipologia di prodotto è bene utilizzarla anche sul corpo e oggi vi racconto la mia esperienza con il Choco Scrub di
Alkemilla.

Piccola premessa. Utilizzo regolarmente lo scrub corpo una volta a settimana, sotto la doccia e dopo essermi risciacquata dal bagnoschiuma.
Lo ammetto, ciò che mi ha dirottata verso questo scrub è il suo essere al cioccolato. Difficile resistere o quantomeno non esserne incuriositi. Tutto nel packaging mi ricorda questo delizioso ingrediente. La confezione, molto pratica in quanto a tubo, è marrone, mi rimanda al cioccolato fondente che tanto apprezzo. Anche il colore del prodotto in sé rimanda alla cioccolata. E il profumo? Qui onestamente mi aspettavo qualcosa in più. Non è un profumo sgradevole, intendiamoci, il sentore di cioccolato si avverte e non è stucchevole ma non è avvolgente come mi sarei aspettata. Sulla mia pelle persiste una mezzoretta circa.
La consistenza dello scrub mi piace molto invece. Al suo interno troviamo polvere di noccioli di albicocca che svolgono la funzione scrubbante e levigante alla perfezione. I granuli sono piccoli e fini ma molto efficaci.




Come vi accennavo applico il prodotto su pelle umida, concentrandomi in particolar modo su gambe, braccia e schiena con movimenti circolari senza esercitare troppa pressione e risciacquando poi con acqua.
La pelle è morbida, levigata e fresca. Grazie alla presenza di oli vegetali al suo interno tra cui mandorle e lino in sinergia con burro di cacao ed estratti di avena, la pelle è anche nutrita e luminosa ma non unta. Non sento l’esigenza di applicare un velo di crema idratante e il bradipo che è in me ringrazia Alkemilla per aver reso questo scrub nutriente.

Inutile dirlo, l’inci di questo prodotto è ottimo e al suo interno parabeni, siliconi, petrolati, SLS e compagnia bella sono banditi. E’ anche nickel, cromo e cobalto tested oltre che ad essere vegan e cruelty free.
La scadenza è di sei mesi dall’apertura e al suo interno troviamo 250 ml al prezzo di circa 15 euro. Fortunatamente in internet fioccano le promozioni e con un codice sconto possiamo aggiudicarcelo risparmiando qualcosina.

Ma ora ditemi, conoscete questo prodotto? Qual è il vostro scrub corpo del cuore? Fatemi sapere tutto nei commenti.

lunedì 7 ottobre 2019

Autumnal Makeup Picks

L’autunno è indubbiamente la stagione più bella.
Ovunque la natura è un tripudio di colori, possiamo bere the senza scioglierci, possiamo accendere candele e oziare comodamente sul divano con combo copertina + libro/serie tv.
Cambiano le foglie e cambiano anche i colori che utilizzo nel makeup che molto si avvicinano a quelli della natura che ci circonda.
Ecco a voi la mia personale selezione di makeup autunnale. Nulla di davvero innovativo ma tant’è.

Cocoa Bear di Makeup Geek è il marrone opaco autunnale per eccellenza con la sua nota rossiccia. Lo si utilizza nella piega dell’occhio come colore di transizione per andare sul sicuro. Meraviglioso anche per un look monocromatico con una semplice riga di eyeliner. Vi basterà giostrare l’intensità delle sfumature e il gioco è fatto.
Rimaniamo in casa Makeup Geek con un altro ombretto opaco, Americano, un marrone scuro con sottotono viola. Splendido e perfetto per intensificare qualsiasi makeup.
Pian pianino sto riscoprendo gli ombretti singoli di Nabla e Fahrenheit è assolutamente perfetto in questo periodo dell’anno. Viene descritto come rosso pompeiano ma io ci vedo anche del fucsia. Lo utilizzo tantissimo per realizzare degli halo eye. Lui ai lati e magari un rosa pescato o un dorato al centro della palpebra. Anche lui è stupendo da solo su tutta la palpebra, mascara e via.
Non vi mostro ombretti che non siano opachi perché molto spesso li pesco dalle palette e poi perché mi piace spesso alternarli. I tre appena citati sono delle colonne portanti.
Da sx: Cocoa Bear, Americano, Fahrenheit
Menziono velocemente un blush, una nostra vecchia conoscenza, ovvero Flamingo di Alverde. La sua nota rossiccia è perfetta per l’autunno, se poi ci mettiamo pure che dura tantissimo, abbiamo forse il blush perfetto.
Parlando di labbra restano ovviamente valide le proposte dello scorso anno.
Ci tengo però a farvi vedere qualcosa di nuovo e vi cito Bow N Arrow di Kat Von D, un marrone chiaro con una puntina di grigio. Questa linea di Kat piace tanto e anche con questa tonalità mi trovo bene (la vedete in minisize perché faceva parte di un kit con l’Ink Liner). Sono rossetti confortevoli e con un’ottima durata.
Siamo tutti d’accordo se il berry è il secondo colore per eccellenza dell’autunno insieme al marrone?
Il rossetto che vi mostro è di The Body Shop, marchio inglese la cui filosofia si sposa perfettamente con la mia: lavoro equo-solidale, impegno sociale, lotta dura ai test su animali, riciclo (seguiteli sulla loro pagina Twitter, è un profilo molto interessante). Il Matte Lip Liquid in Goa Magnolia è il primo e unico prodotto makeup del brand che ho provato.  Parto subito con il dire che sulle labbra è molto confortevole e non fa secchezza. La consistenza è cremosa, mi ricorda molto i Soft Matte di Nyx ma ci mette più tempo del solito per asciugarsi completamente. Goa Magnolia è un berry violaceo stupendo. Appena applicato tende molto al ciclamino ma una volta “settato” tende a scurirsi di almeno un tono.
Da sx: Flamingo, Bow N Arrow, Goa Magnolia
Mi raccontante ora quali sono le vostre scelte di makeup autunnali?


lunedì 30 settembre 2019

Prodotti finiti #17

Il cestino dei terminati mi è sfuggito di mano e sta letteralmente esplodendo quindi oggi parliamo di confezioni vuote.
Sono residui dei mesi scorsi, nulla di davvero recente.
Mettetevi comodi che partiamo
L’acqua di rose micellare di Alkemilla mi è piaciuta tantissimo e qui ve ne parlo meglio. Efficacie, delicata, un grande sì. La riacquisterò? In futuro certamente.
Anche del gel detergente delicato Biofficina Toscana ho parlato meglio qui. Riassumendo: ottimo prodotto che deterge e lascia la pelle morbida. Lo riacquisterò? Non nell’immediato perché ho una wishlist ampia.
Lo struccante occhi bifasico di Balea è un nostro vecchio amico. Funzionale, economico, clicca qui per saperne di più. Lo ricomprerò? Si.
Il Latte Tonico di Patricia Mi è stato un omaggio dalla parrucchiera. Visto che sono contro gli sprechi l’ho utilizzato ma è un no gigante. Mi ha irritato terribilmente la pelle. Lo ricomprerò? No.
I prodotti viso Biofficina Toscana si confermano tra i migliori per la mia pelle perché ho apprezzato anche la lozione viso illuminante. In gran parte l’ho utilizzata in combo con il siero antiossidante e la pelle era bellissima. Anche da sola mi è piaciuta molto. La ricomprerò? Dopo essermi tolta qualche altro sfizio.
Dell’acido ialuronico puro e delle gocce di eufrasia del Dr. Taffi abbiamo parlato in questa recensione. Con entrambi mi sono trovata divinamente. Li riacquisterò? Certo.
Dell’Anti Pickel Sos Serum di Alverde avevamo parlato in questo post e da allora confermo le mie impressioni. Questa crema anti-imperfezioni è ottima, limita i danni se adoperata in anticipo. La riacquisterò? Al momento no perché ho trovato un valido sostituto nel CMD Naturlosmetik Teebaumöl Zinksalbe.
L’Augen Roll On della linea Balea Aqua non è mai stato menzionato su questi lidi per mia colpa. E’ un contorno occhi con la sfera metallica che regala un effetto fresco molto apprezzato la mattina presto. La consistenza del contorno occhi è quella di un gel lattiginoso. La mia zona è normale e non necessita di particolare idratazione. Usato al mattino e alla sera mi ha donato compattezza e luminosità. Lo riacquisterò? Sicuramente.
Oh quanto mi è piaciuto questo bagnodoccia di Alverde al melograno bio e allo zenzero bio (Pflege Dusche bio Granatapfel e bio Ingwer). La profumazione è divina, si avvertono sia lo zenzero che il melograno senza essere artificiali. Il bagnodoccia è in gel e a contatto con l’acqua genera una meravigliosa schiuma. Non aggredisce la pelle, non la secca e deterge bene. Lo riacquisterò? Certamente, in gamma ci sono svariate profumazioni.
Il Deodorante Neutro Roberts Fresco the verde e lime mi è piaciuto molto sia per la sua efficacia che per la profumazione fresca, come giustamente dice il nome. E’ senza sali di alluminio e la confezione spray è davvero comoda.
Lo ricomprerò? No perché abbraccio una filosofia completamente cruelty free e ho già trovato un eccellente sostituito. Ci riaggiorniamo tra qualche post.
Chi non ha provato l’acqua termale di Avene? Molto utile d’estate per rinfrescarsi un pochino ma anche dopo scrub o maschere. La ricomprerò? Non questa di Avene, ci sono altre alternative.Il The Body Shop Banana Conditioner non mi ha convinta fino in fondo. La profumazione era divina, ancora adesso se ci penso vado in estasi. Me lo aspettavo più idratante e più condizionante e purtroppo sui miei capelli l’effetto era troppo blando. Lo riacquisterò? No.
Terminato finalmente il fondotinta Pure Teint Makeup di Alverde. Questo era vecchiotto ma non ha mai dato segnali di cedimento. Era un fondotinta leggerissimo, utile per uniformare ma non potente da coprire. Per tutti i giorni è stato piacevole ma non lo riacquisterò.La Brow Pencil di LA Girl mi è piaciuta molto. La mina di questa matita automatica è sottilissima e consente di essere molto precisi. Costa poco ma la scocciatura è doverla acquistare online (io l’avevo presa su Beauty Bay). La riacquisterò? In occasione di un ordine, perché no?

Dischetti struccanti Sephora ed Ebelin, ottimi entrambi ma il mio cuore batte forte per quelli Ebelin per il prezzo piccolo che hanno. Li ricomprerò? Sephora no, Ebelin (marchio del DM) assolutamente sì.
Le salviette struccanti bio di Fria le ho utilizzate unicamente per rimuovere swatches o residui di makeup durante il trucco. Mai come struccanti veri e propri perché mi creano fastidi. Le riacquisterò? Se dovessi trovarle in offerta..
Concludiamo con una carrellata di the. La Finest Selection di Yogi Tea è stata deliziosa. Ho apprezzato ogni singola variante, specialmente la versione classica e quella Ginger Lemon. Se vi piacciono i the speziati, consiglio caldamente.
L’Organic White Tea with Peppermint di Clipper è sublime. E’ una miscela molto delicata essendo the bianco ma con un twist fresco dato dalla menta. Pur gustandola calda, risulta fresca.
Sempre Clipper la variante Lime and Ginger Green Tea è nettamente più frizzante e decisa come sapore. Lo zenzero tende a prevalere quindi attenzione. Io l’ho adorata e non vedo l’ora di riacquistarli tutti e tre.

Inserisco tra i terminati anche la palette di Makeup Revolution Iconic 3 e il rossetto liquido di Mac nella colorazione Oh, Lady. Nessuno dei due è stato utilizzato fino alla fine ma nessuno dei due rimarrà nel mio stash.
La Iconic 3 la regalerò ad una amica. Non è una pessima palette ma la qualità è nettamente inferiore a tutte le altre in mio possesso. Di conseguenza lei è finita a prendere polvere in un cassetto. Passerà a miglior vita.
Oh, Lady è invece il rossetto peggiore mai provato. Durante la stesura è disomogeneo, non si asciuga mai del tutto quindi tende a spostarsi e a stamparsi sui denti, sui bicchieri, su qualsiasi cibo. Orribile e mi dispiace tanto ma finisce nel cestino.

Bene, non mi resta che separare plastica e indifferenziato. Qualche prodotto in comune? Fatemi sapere tutto nei commenti.