venerdì 27 dicembre 2019

Introducing My No Buy Year


Adoro il makeup e adoro comprare nuovi trucchi. La parte però che più mi piace di questo mondo è l’atto del truccarsi.
Che sia un arco temporale di 10 minuti la mattina oppure la mezzora abbondante del weekend, truccarmi mi rilassa. E’ un gesto intimo e un momento di self-care al quale non riuscirei mai a rinunciare.
Complici numerosi blog che seguo e la piattaforma Youtube, ho acquistato diversi prodotti che, nel tempo, si sono moltiplicati ed accumulati.
Alla fine del 2018 ho contato tutti i prodotti makeup in mio possesso e mi sono vergognata. La quantità che popola i miei cassetti è ingiustificabile: il makeup non è per me un lavoro ma una passione.
Inoltre non avete idea di quanti prodotti siano ancora chiusi nelle loro confezioni originarie e non siano mai stati aperti. Da pelle d'oca. 
Avendo davanti tutto lo scibile possibile, ho deciso che il 2019 sarebbe stato per un anno di low buy. 
Così facendo sono riuscita a limitare gli acquisti ma comunque sentivo che non era sufficiente. Sono stata costretta a gettare nel cestino dei prodotti che si erano seccati od erano scaduti causa inutilizzo. E credetemi che erano ben lontani dall’essere terminati.
Mi sono resa maggiormente conto che i prodotti che utilizzo davvero non sono tantissimi. Nel tempo dunque ho acquistato tantissime cose magari perché erano in sconto, perché in quell’occasione forse mi potrà servire, perché sarebbe bello parlarne sul blog, perché erano una novità e quindi dovevo assolutamente averle.
E su quest’ultimo punto ho iniziato a riflettere. La novità, il nuovo. Quanto veniamo bombardati ogni giorno da queste parole? Internet e i social con i loro influencer (o presunti tali) sono complici in questo: è tutto nuovo ed è tutto bello. E ovviamente, ti serve.
Viviamo in una società che sta facendo del consumismo uno dei suoi pilastri fondamentali con tutti gli effetti negativi, a volte catastrofici, che questo si porta dietro.
Non ho bisogno di tutte le novità che escono sul mercato. Non bisogno di accumulare prodotti su prodotti.
Mi sono ritrovata ad avere dupe su dupe di uno stesso prodotto. Avrò cinque ombretti dello stesso identico colore. Non ho bisogno di cinque marroni caldi da usare nella piega. Uno è più che sufficiente.
Non soffro e non ho sofferto di shopping compulsivo però in trucchi ci ho speso un sacco di soldi negli ultimi anni. E ho una collezione che per le mie esigenze è esagerata. Ho molto più del necessario e al momento non mi serve aggiungere altre cose.
Fonte
Quindi è arrivato il momento di mettere nero su bianco che il 2020 sarà per me un no buy year. Si, nell’anno dei miei 30.
Questo include non acquisti in ambito makeup, beauty, profumi, vestiti, borse, scarpe e accessori. Anche in questi ultimi ambiti mi devo dare una ridimensionata. Ho tutto quello che mi serve ed anche in abbondanza. Non devo aggiungere nulla.
Mi prendo una pausa da tutto.
Mi concederò l’acquisto solo in caso di reale necessità. Vi faccio alcuni esempi. In ambito makeup so per certo che arrivò a terminare tutti i mascara e i correttori in mio possesso. Solo quando avrò terminato tutte le scorte potrò procedere alla sostituzione.
Per i prodotti viso/corpo/capelli procederò in maniera diversa. Premesso che per alcune categorie sarò a posto per più di un anno (ciao creme mani e corpo), nel momento in cui terminerò una full size, prima di acquistare una nuova confezione dovrò prima smaltire i campioncini accumulati nel tempo. Quindi cari shampoo Lavera prima di acquistare voi dovrò passare sul cadavere di una miriade di campioncini.
In tutto ciò il blog non morirà, cambierà leggermente il contenuto degli articoli.
Vi troverete molto più spesso la serie shop my stash e recensioni di prodotti non più nuovissimi ma che ritengo doveroso pubblicizzare. Ci prenderemo 12 mesi di pausa dagli haul ma anche il 2019 è stato molto carente sotto questo aspetto.
Riassumendo brevemente i motivi principali che mi hanno spinto in questo progetto sono: cambio di mentalità, lotta agli sprechi, apprezzamento ed utilizzo di quanto già in mio possesso.
Un effetto collaterale, ed è un benefit, è il risparmio economico. Ma preciso che non intraprendo un no buy year per ragioni economico/finanziare. Mi conderò qualche gita fuori porta in più dai😉

Cosa ne dite di questo progetto? Vi siete mai cimentati in un no buy? Come è andata e che cosa avete imparato?
Fatemi sapere tutto nei commenti.

sabato 14 dicembre 2019

Schmidt's Deodorant Bergamot + Lime | Review

Un argomento delicato ma di fondamentale importanza per tutti noi è quello del deodorante.
Si perché trovare quello giusto non è affatto facile. Meglio in stick, no in crema, fermi tutti è meglio spray. E poi questo mi macchia i vestiti, quello non è abbastanza efficace, quello mi crea prurito. Però lo voglio anche senza alcool e senza sali di alluminio. Capite bene che non è facile.
Sarò onesta. Anche io ho tante esigenze e pretese quando si parla di deodorante e ci ho messo un pochino per trovarne uno con tutte le caratteristiche che cercavo.
Ora la madre di tutte le domanda è: ma tu, che cosa cerchi in un deodorante?
In primis, chiaramente e banalmente, voglio che sia efficace. Definirei la mia sudorazione normale. Come è naturale che sia, sudo quando c’è caldo o faccio attività sportiva ma mai in maniera eccessiva.
Vorrei che un deodorante riuscisse a proteggermi in queste situazioni senza incorrere in cattivi odori. Poi non voglio residui sui vestiti. Voglio che sia delicato sulla pelle senza causarmi pruriti o irritazioni. Sto anche attenta agli ingredienti quindi vorrei fosse naturale e ovviamente cruelty free. Pignola no?
Dopo tanto cercare e dopo tante cantonate (non è per nulla facile trovare un deodorante bio che funzioni sul serio) ho raggiunto la pace dei sensi con il deodorante Schmidt’s Bergamot + Lime.

Parto subito dalla profumazione: lime e bergamotto, due tra le fragranze che più preferisco. Manco a dirlo il profumo è divino: fresco, frizzante, delizioso, adatto a tutti e sulla mia pelle dura circa due ore.
Schmidt’s propone diverse linee prodotto. Questa fa parte della signature stick e infatti il prodotto si presenta nel classico packaging in stick. Vi basta togliere il tappo protettivo e far girare la rotellina posta alla base della confezione.
I colori dominati sono il bianco e il verde lime, totalmente in linea con la fragranza. E i colori si adattano a seconda delle profumazioni.
Per info, in gamma ci sono anche la linea sensitive stick pensata per le pelli sensibili  e l’originale formula in jar, nella quale il prodotto è contenuto in un barattolino di vetro e si applica con una spatola.
La consistenza dello stick, rispetto ai classici deodoranti, è più dura e compatta, quasi granulosa. Quando lo stendete non scorre fluidamente come gli altri colleghi.
Ne basta davvero una quantità minima ma state sicuri che quel poco non si trasferirà mai sui vestiti e vi terrà protetti per tutto il giorno.

Nella torrida estate emiliana, nel deserto giordano e nelle scalate dolomitiche non ha mai dato segnali di cedimento. Lo utilizzo tranquillamente anche in palestra e non ho mai riscontrato problemi.
Tutti i deodoranti Schmidt’s sono formulati usando ingredienti derivanti da piante e minerali. Al loro interno sono banditi l’alluminio e i parabeni e sono tutti vegan e cruelty free.
Contengono però bicarbonato di sodio e da più parti ho letto che quest’ultimo può creare fastidi nelle zona. Personalmente non ho mai avuto problemi di prurito, secchezza o irritazioni ma si sa che non siamo tutti uguali e in tanti non riescono ad usare la linea Schmidt’s.

I formati proposti dal marchio sono molteplici. Nella versione in stick troviamo la travel size da 19.8g e il formato classico da 92g. i prezzi variano da 5 a 12 euro a seconda del formato e a seconda dei negozi. La scadenza è di 12 mesi dall’apertura.
Sicuramente il brand lo trovate sugli e-shop di Ecco Verde e di Menta e Rosmarino.

Sono rimasta piacevolmente stupida da questo deodorante. Finalmente un prodotto naturale in questa categoria che funziona alla perfezione!
Sicuramente proverò altre fragranze e non posso far altro che consigliarvi una prova.
Che rapporto avete con i deodoranti naturali? Avete mai provato la linea Schmidt’s? Fatemi sapere tutto nei commenti.